Flumina Tour / 13a edizione - annualità 2021-2022

             

Il nostro programma di punta per l'Educazione Ambientale e Rischio è incentrato su acqua, comunicazione, geologia, storia degli insediamenti umani ed ambiente. Flumina Tour & Ri.comincia.Mo quest'anno riapre le porte alle prenotazioni delle scuole e degli enti che vogliono proporsi per ospitare una tappa locale del tour nazionale con un'attenzione particolare per la sicurezza ed alla lotta al Coronavirus.

Il tour in 13 anni di attività ha visitato ben 875 tra scuole e centri comunitari, molti dei quali ripetono ogni anno l'esperienza;

Dalla provincia di Bolzano alla Sicilia sono ad oggi 130.000 le persone che vi hanno partecipato.

Flumina è nato nel 2004 in Toscana, ed è cresciuto lentamente ma continuamente con idee, contributi, tecnologia e personale italiano; nell'anno 2018-2019 ha inaugurato alcune tappe del tour oltre frontiera nel Regno Unito, in Spagna e nei Paesi Bassi.

 

Il numero minimo di classi partecipanti per plesso è di 6 a tappa.

Per i centri comunitari ed eventi la presenza minima è di due giorni effettivi, mentre la massima è di sette giorni effettivi.

Le prenotazioni si possono trasmettere mediante apposita piattaforma online

Per qualsiasi informazione e condizioni di partecipazione

è possibile contattare la segreteria organizzativa del tour:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / +39 324.7799951

in orari d'ufficio tel e fax: 0571.1553481

 

 

Flumina Tour / 13a edizione - annualità 2021-2022

             

Il nostro programma di punta per l'Educazione Ambientale e Rischio è incentrato su acqua, comunicazione, geologia, storia degli insediamenti umani ed ambiente. Flumina Tour & Ri.comincia.Mo quest'anno riapre le porte alle prenotazioni delle scuole e degli enti che vogliono proporsi per ospitare una tappa locale del tour nazionale con un'attenzione particolare per la sicurezza ed alla lotta al Coronavirus.

Il tour in 13 anni di attività ha visitato ben 875 tra scuole e centri comunitari, molti dei quali ripetono ogni anno l'esperienza;

Dalla provincia di Bolzano alla Sicilia sono ad oggi 130.000 le persone che vi hanno partecipato.

Flumina è nato nel 2004 in Toscana, ed è cresciuto lentamente ma continuamente con idee, contributi, tecnologia e personale italiano; nell'anno 2018-2019 ha inaugurato alcune tappe del tour oltre frontiera nel Regno Unito, in Spagna e nei Paesi Bassi.

 

Il numero minimo di classi partecipanti per plesso è di 6 a tappa.

Per i centri comunitari ed eventi la presenza minima è di due giorni effettivi, mentre la massima è di sette giorni effettivi.

Le prenotazioni si possono trasmettere mediante apposita piattaforma online

Per qualsiasi informazione e condizioni di partecipazione

è possibile contattare la segreteria organizzativa del tour:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / +39 324.7799951

in orari d'ufficio tel e fax: 0571.1553481

 

 

Flumina Tour / 14a edizione - annualità 2022 - 2023

 

Dal 10 di ottobre Flumina Tour ha ricominciato il suo viaggio nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. 

Alcune parole-chiave dell'iniziativa:

Dal 10 di ottobre Flumina Tour ha ricominciato il suo viaggio nelle scuole italiane di ogni ordine e grado. 

Alcune parole-chiave dell'iniziativa:
#Fiumi #Acqua #Territorio #Rischioidrogeologico #Alluvioni #Frane
#Erosione #Bonifica #Sicurezza #MitigazioneRischio #ItaliaSicura

Sarà possibile osservare, imparare ed interagire per una migliore comprensione del rischio e del rapporto causa – effetto connesso tra i cambiamenti climatici e il territorio.

 

E' possibile vedere un brevissimo video di presentazione.

 

 

Emilia-Romagna : maggio 2023

 

Romagna maggio 2023, decine di morti. Ma il trend si aggrava e si ripete ovunque. Da anni.

Si discute e si addita il cambiamento climatico e le sfavorevoli circostanze per gli esiti luttuosi del dissesto idro-geologico che colpisce i territori.

Si parla di politiche di emergenza che sopravanzano sempre le politiche di prevenzione, e che si devono realizzare le infrastrutture e che i soldi per 'mettere in sicurezza' i territori ci sono.

E' vero, ma sfuggono (o si coprono) omissioni quanto meno curiose...
si parla poco di territori vallivi devastati dal consumo di suolo e cementificati, di sedi fluviali ristrette drasticamente negli ultimi secoli e tamponate da argini troppo vicini, di interi territori montani ormai pressoché disabitati ed non presidiati.

La programmazione ed il governo idraulico dei territori sono gli strumenti che permetterebbero di acquisire livelli di resilienza contro eventi eccezionali di siccità e di piena.
Non se ne parla perché la resilienza con un governo idraulico davvero autorevole ed efficace dei territori sarà possibile:


1) solo ridisegnando i perimetri delle pertinenze fluviali in senso ampliativo (e non certo in senso variativo o restrittivo)

2) riconsiderare il mosaico degli insediamenti nelle zone più pericolose studiandone un progressivo abbandono perché costano troppo in termini di costruzione di infrastrutture e manutenzione, e di futuri danni che verranno registrati e dovranno essere contabilizzati;

3) incoraggiare il ri-popolamento e la cura dei territori montani oggi quasi disabitati per invertire il processo dell'abbandono.

4) informare sul rischio e comunicare il rischio idro-geologico: dato che esso non potrà mai essere completamente azzerato è necessario raggiungere livelli molto alti di consapevolezza e di preparazione.

     

Perché queste tre cose non vengono fatte? Probabilmente perché richiedono coraggio ed autorevolezza che scarseggiano o non ci sono più, e che se trovate ed applicate produrrebbero effetti positivi duraturi, ma certamente anche impopolarità, proteste e vertenze giudiziarie.
La virtù nel caso del dissesto idro-geologico, rischia di essere pagata cara da chi le applicherà, e non compresa dai più. Ma probabilmente non c'è altra via d'uscita.

    

Foto credits: 2,3, 4 e 5: Silvia Camporesi (Artribune.com) e foto 1 (patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it)