Sostienici dai il tuo supporto : Ri.cominci.Amo - a.s.2023-2024
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- Categoria: Ri.cominci.Amo
- Pubblicato: Giovedì, 20 Luglio 2023 14:16
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L'edizione del 2023/2024 di Ri.cominci.Amo / Flumina sarà dedicata alle molte aree colpite dagli eventi del 2-3 Maggio e 16-19 Maggio 2023 che hanno interessato molti comuni dell'Emilia-Romagna, delle Marche e della Toscana, comuni per cui è stato dichiarato il 25 maggio scorso da parte del Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza: 27 in provincia di Forlì-Cesena, 26 il provincia di Bologna, 18 in provincia di Ravenna, 6 in provincia di Pesaro-Urbino, 5 in provincia di Rimini, 4 in provincia di Firenze, 1 in provincia di Ferrara.
Purtroppo nel novembre la catastrofe di è ripetuta in Toscana ed in parte in Emilia-Romagna (C.M. di Bologna) i molti comuni comuni densamente abitati della Città metropolitana diFirenze, Prato, Pistoia, Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara. Il perimetro esatto delle zona in cui sarà dichiarato lo stato di emergenza nazionale sarà definito entro il 3 dicembre 2023, dal commissario straordinario Nello Musumeci nominato dal governo. Anche queste aree -lo ripetiamo ancora in via definizione- verranno incluse tra quelle in cui sarà operativo Ri.cominci.Amo / Flumina.
Risollevarsi da tali immani disastri non sarà facile, ma le forze e le risorse in campo sono molte. Sappiamo che è possibile, ed anche noi vorremmo fare la nostra parte.
Chi ci conosce già sa che l'intento dei nostri sforzi è comunicare ed informare in modo efficace e potente; l'obiettivo è creare una cultura del rischio partendo proprio dalle giovani generazioni, dato che in Italia è necessario che ogni cittadino sia informato di quali siano i rischi naturali del proprio territorio,; il fine è che chiunque risulti preparato ad agire nel momento dell'emergenza, ma ancor di più sappia scegliere e selezionare i comportamenti più razionali nella vita di cittadino di tutti i giorni per affrontare serenamente decisioni importanti come l'acquisto della casa, gli investimenti della propria azienda, l'utilizzo del suolo agricolo, la gestione dell'acqua, la scelta di amministratori consapevoli e competenti nell'informare i concittadini e pronti a scelte di riduzione del rischio, senza aumentare la fragilità (già alta) dei propri territori. Questi sono anche i motivi per cui Flumina è sempre richiesto dalle scuole per integrare il proprio programma di educazione civica e di scienze.
Quest'anno è nostra intenzione estendere la possibilità di partecipare al tour ad alunni e studenti delle scuole aderenti di questi territori in modo gratuito, ma il compito -pur fattibile tecnicamente- con le sole forze del team di Flumina ed il supporto dell'Associazione Eta Beta appare per adesso finanziariamente non raggiungibile: per questo motivo chiediamo l'aiuto di tutti : sponsor corporate, enti locali e semplici cittadini e stiamo dialogando con molte istituzioni perché si possano richiedere e mobilitare le risorse necessarie per compiere insieme un grande gesto di solidarietà ed informazione a beneficio delle popolazioni colpite, che sarà al contempo anche la prima esperienza di diffusione della cultura del rischio idro-geologico in Italia, compiuta con strumenti e metodologie che hanno provato in tanti anni la loro idoneità ed efficacia.
Abbiamo infatti la certezza che razionalizzare l'accaduto di un evento catastrofico sia per tutti il modo migliore per uscire dallo stato di prostrazione psicologica che investe molto spesso le vittime degli eventi calamitosi indicando la strada del miglioramento e della risoluzione dei problemi derivanti dal dissesto del proprio territorio che rischiano di mettere in ginocchio gli abitanti, le loro famiglie i loro mezzi di sostentamento ad ogni evento meteorologico intenso. Questo non è più accettabile, occorre agire invertendo abitudini, atteggiamenti ed emendare errori personali e della collettività; puntare sull'intelligenza e l'attivismo dei giovani e rinnovare il dettame dell'articolo 11 della Costituzione che sancisce per tutti i cittadini -tra le altre cose- il diritto/libertà di ricevere o di comunicare informazioni" anche quando ciò riguarda gli strumenti per garantire la propria incolumità e la tutela delle proprietà e di tutte le infrastrutture di servizio.
Razionalizzare per ogni uomo, donna e bambino significa partire da premesse solide, comprensibili e facilmente comunicabili, per portarsi grazie ad esse oltre il trauma dell'evento calamitoso, con la consapevolezza che i margini di miglioramento operabili nel futuro siano attuabili con sicurezza e speditamente, e tali da dare ottime garanzie che ciò che è accaduto non abbia a ripetersi. Niente a che fare quindi con la speranza di una messa in sicurezza totale, ma infinitamente procrastinata e di fatto irrealizzabile. La cultura del rischio è quindi lo strumento mancante che permetterà nel medio-breve periodo di ridurre progressivamente le perdite dovute al sovrapporsi del valore alle aree di rischio idrogeologico, grazie ad un'informazione e comunicazione efficace ai cittadini: prima che essi possano diventare vittime o danneggiati.
Il nostro cronoprogramma prevede l'inizio di un speciale tour da gennaio 2024 che si dipanerà in tutti questi territori e che avrà nelle scuole aderenti ed in alcuni centri civici le locali basi d'operazioni per ogni circondario e/o bacino colpito.
Ri.cominci.Amo
Ricercare - Comunicare - Mitigare le cause del dissesto naturale italiano: concreti strumenti e solidarietà al di là delle parole